Leopardi e Chopin: un poeta e un musicista, un italiano e un polacco. Non si conobbero mai, ma vissero lontani anche geograficamente, pur condividendo la medesima stagione della vita separati da un...

La Gazzetta di Manotova
Andrea Zaniboni
23 aprile 2016

Leopardi e Chopin: un poeta e un musicista, un italiano e un polacco. Non si conobbero mai, ma vissero lontani anche geograficamente, pur condividendo la medesima stagione della vita separati da un decennio alla nascita, e poi scomparsi a dodici anni di distanza l'uno dall'altro ma entrambi a soli trentanove anni, accomunati da un destino impietoso, l'uno nel 1837 e l'altro nel 1849, in piena stagione romantica.

La pianista Anna Lisa Bellini e la popolare attrice Paola Pitagora, per conto di Società della Musica e del calendario più vasto che ha preso il nome di "MantovaMusica" hanno progettato una serata di poesia e musica che ha trovato, giovedì sera nell'auditorium Monteverdi del Conservatorio un folto seguito di pubblico attento (esauriti tutti i posti a sedere) soggiogato da una collana di bellezze che obbediva ad un racconto imperniato sulla figura di Giacomo Leopardi: dagli anni di Recanati, sua città natale, fino all'ultimo periodo napoletano, con accenni ai suoi innamoramenti, alle amicizie (poche e durature), alla sua visione del mondo, giungendo poi ovviamente ai frutti artistici ed in particolare ai componimenti più celebri: da "A Silvia" a "L'infinito"; da "Le ricordanze" fino a "Ad Arimane", con cui il poeta parve prefigurare la propria fine.

Ed in qualche modo a commentare le letture e la accurata recitazione di Paola Pitagora c'erano poi le musiche pianistiche liberamente selezionate dall'opera di Chopin: preludi, notturni, valzer, studi, oltre la Fantasia-Improvviso op.66, con le pregevoli esecuzioni di Anna Lisa Bellini a ribadire atmosfere, a suggerire connessioni, assonanze, avvicinando due sofferte esistenze artistiche di abbacinante splendore creativo, entrambe curiosamente così compatibili ed inconfondibili. Una serata articolata con gusto e bravura, che ha trovato la piena approvazione dei presenti in un confronto fra personalità geniali, e soprattutto infinitamente umane.